La cucina gourmet di Hosteria del  Borgo

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Foto concessa dalla Proprietà

Non accade spesso di trovare  un ristorante  realizzato in quella che una volta era una grande cantina interamente scavata nel tufo e che conserva, intatte, due profonde e lunghe gole dove si conservava il vino. Uno scenario così suggestivo dove poteva  essere se non a Sorano che con Pitigliano  e Sovana rappresenta il triangolo  delle città  del tufo nel grossetano.

Marco Ricci e la moglie Merì  sono al timone della Hosteria del  Borgo  nel cuore del medievale centro storico di Sorano l’ Hosteria del Borgo. Quando l’hanno rilevata diversi anni fa,  l’impresa sembrò ardua per la giovane età  della coppia e per il fatto che si cimentava per la prima volta con la ristorazione in questo territorio.

Invece  la scommessa è  stata vinta alla grande. Merito della loro cucina e della bellezza e originalità del locale.

Marco e Meri puntano  molto sui prodotti a chilometro zero: dall’antipasto del Borgo ( Sorano fra i primi nelle produzione di salumi e formaggi) fra i quali i pici  con l’aglio rosso biologico della vicina Proceno, tortelli burro e salvia o al ragu’  pappardelle al sugo di cinghiale (la pasta è  fatta in casa) e un’ottima zuppa,di funghi. Fra i secondi eccelle il peposo alla Roccaccia;   con una menzione speciale per le tagliate di Chianina, in varie versioni. In tema di contorni il cece nero di Sorano; assieme alle lenticchie nere sempre soranesi: sono due prodotti di nicchia di  alta qualità. Locali e da apprezzare anche  vini e dolci.

Renzo Vatti

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